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IDEA. CONTRIBUTO ALLA STORIA DELL'ESTETICA
BOLLATI BORINGHIERI , 2006
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- Anno di pubblicazione
- 2006
- Pagine
- 209 p.
- Codice ISBN
- 9788833916552
Muovendo da un'indagine sistematica sui canoni e i principi d'autorità classico-rinascimentali - la prospettiva, le proporzioni, l'idea - Panofsky ripercorre qui la vicenda delle diverse risposte date all'eterna questione del rapporto tra soggetto e oggetto dell'opera d'arte. Sulla scorta di un imponente apparato documentario, egli mostra come l'iconoclastia platonica lasci il posto alla valorizzazione medievale dell'immagine quale specchio della Bellezza divina, e come il Rinascimento colmi la frattura tra realtà e invenzione con regole di composizione e prospettiva. Tra Manierismo e Classicismo, poi, torna a imporsi l'individualità dell'artista, che infonde nella propria creazione quell'Idea destinata a dare ordine e senso a un mondo oggettivo di per se privo di armonia: il suo intervento "purifica" la natura distillandola in opera. Secondo la formula di Panofsky, "l'arte ha sempre avuto il valore di una sorta di ponte gettato sull'abisso che separa la realtà dall'Idea".
Erwin Panofsky Idea Contributo alla storia dell’estetica Collana: Universale Bollati Boringhieri pp. 177, Euro 12,00 Isbn: 88-339-1655-3 Muovendo da un’indagine sistematica sui canoni e i principi d’autorità classico-rinascimentali – la prospettiva, le proporzioni, l’idea – Panofsky ripercorre qui la vicenda delle diverse risposte date all’eterna questione del rapporto tra soggetto e oggetto dell’opera d’arte. Sulla scorta di un imponente apparato documentario, egli mostra come l’iconoclastia platonica lasci il posto alla valorizzazione medievale dell’immagine quale specchio della Bellezza divina, e come il Rinascimento colmi la frattura tra realtà e invenzione con regole di composizione e prospettiva. Tra Manierismo e Classicismo, poi, torna a imporsi l’individualità dell’artista, che infonde nella propria creazione quell’Idea destinata a dare ordine e senso a un mondo oggettivo di per se privo di armonia: il suo intervento "purifica" la natura distillandola in opera. Secondo la formula di Panofsky, "l’arte ha sempre avuto il valore di una sorta di ponte gettato sull’abisso che separa la realtà dall’Idea". Erwin Panofsky (1892-1968) insegno storia dell’arte ad Amburgo e dal 1933 a Princeton. Si interesso soprattutto a problemi di metodologia e di estetica, per i quali fu fondamentale il suo rapporto ad Amburgo con l’Istituto Warburg e il filosofo neokantiano Ernst Cassirer. Utilizzando gli strumenti dell’iconologia – metodo di cui divenne il principale esponente – affermo il carattere necessariamente "significativo" delle forme artistiche e il loro legame con tutti i fatti culturali e i contenuti spirituali di un’epoca. Tutte le sue opere principali sono disponibili in italiano: La prospettiva come "forma simbolica", 1927 (Feltrinelli); Studi di iconologia, 1939 (Einaudi); Saturno e la melanconia, 1943, con R. Klibansky e F. Saxl (Einaudi); Il significato nelle arti visive, 1955 (Einaudi); Rinascimento e rinascenze nell’arte occidentale, 1956 (Feltrinelli
- Titolo
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IDEA. CONTRIBUTO ALLA STORIA DELL'ESTETICA
- Autore
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- Editore
- Collana
- di pubblicazione
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2006
- ISBN
-
9788833916552
- Pagine
-
209 p.
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